di Enrico Colle e Maria Concetta Di Natale
È doveroso aprire l’editoriale di questo ventottesimo numero comunicando il recente riconoscimento ad OADI Rivista della Classe A delle riviste scientifiche a partire dal 1 gennaio 2019, importante traguardo conseguito grazie al costante lavoro della redazione, agli studiosi che hanno contribuito alla realizzazione dei numeri finora pubblicati e ai sempre più numerosi lettori, che hanno supportato la rivista con la loro attenzione e il loro crescente apprezzamento. Questo numero si apre con un articolo di Francesca Paola Massara sul quattrocentesco soffitto ligneo della Cattedrale di Nicosia e sulle Storie di San Nicola in esso raffigurate. Anna Maria Pedrocchi studia i reliquiari della chiesa del Gesù di Roma e la relativa documentazione. L’articolo di Maura Lucia Sorrone prende in esame la commissione delle statue di San Francesco e Santa Irene all’argentiere Lelio Giliberto da parte del Collegio dei Gesuiti di Lecce. Arturo Anzelmo celebra con il suo articolo i 350 anni dalla scomparsa di Salvo Gigante, interessante figura di sacerdote, teologo, storico e miniatore. Alessandra Pasolini studia la famiglia Recupo, scultori ed intagliatori trapanesi attivi nel contesto sardo del XVIII secolo. L’orafo italiano Gerolamo Campagnani è oggetto di indagine dell’articolo di Anita Paolicchi, che ne studia l’attività tra i Balcani e Costantinopoli tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Nicola Attinasi propone un approfondimento della raffigurazione di Giuditta realizzata da Giacomo Serpotta nell’oratorio di Santa Cita di Palermo. Rita Pellegrini analizza alcune suppellettili sacre di manifattura veneziana legate all’emigrazione in laguna dal Lago di Como. L’articolo di Luisa Chifari studia l’inventario testamentario di Tommaso Trabucco, facoltoso commerciante del XVIII secolo attivo all’interno della comunità napoletana di Palermo. Roberta Cruciata prende in esame il periodo trascorso a Malta dallo scultore trapanese Michele Laudicina senior tra XVIII e XIX secolo. Sergio Intorre studia le testimonianze dei viaggiatori del Grand Tour relative alle opere di Arte Decorativa presenti a Monreale, oggetto di una recente mostra presso il Museo Diocesano dello stesso centro. L’articolo di Simona Rinaldi analizza l’attività dei fratelli Grandi, antiquari milanesi attivi tra il XIX e il XX secolo. Santino Orecchio propone una disamina del problema dell’identificazione dei pigmenti nella ceramica artigianale siciliana di Età Moderna e, infine, Marilisa Yolanda Spironello, Maria Cristina Caggiani, Maura Fugazzotto, Paolo Mazzoleni e Germana Barone espongono i risultati di analisi spettroscopiche non invasive in situ effettuate su tre ostensori in argento di maestranze siciliane, provenienti da altrettante chiese cittadine e oggi custoditi all’interno del Museo Diocesano di Caltagirone. Il numero è ulteriormente arricchito da un allegato, l’importante volume di Silvano Barraja e Giuseppina Sinagra Il Monte degli orafi e argentieri della città di Palermo nei manoscritti della maestranza, che presenta approfonditi aggiornamenti sulla realtà degli argentieri palermitani, proponendosi come una risorsa particolarmente preziosa per gli studi del settore. Ringraziando nuovamente per l’impegno e la costante attenzione per OADI Rivista, porgiamo i migliori auguri di un sereno 2024 a tutti.