L’articolo non dovrà superare le 20 cartelle, note incluse. Le didascalie delle singole illustrazioni, fornite dall’autore, saranno precedute dalla indicazione “Fig. 1, Fig. 2″ seguendo il criterio: autore, datazione, opera, tecnica e materiali, città, luogo (es. Michele Montalbano, 1640, Ostensorio, argento dorato sbalzato e cesellato, Palermo, Galleria Regionale della Sicilia).
Indicazioni bibliografiche:
Tutte le indicazioni bibliografiche vanno riportate in nota.
Nel testo i richiami delle note sono seguiti, e non preceduti, dai segni di interpunzione (es.: «…»3. oppure – …2 -, oppure …4.).
L’Autore di un’edizione va composto in maiuscoletto alto-basso (es. M. Bianchi) il titolo sarà corsivo (es. La cultura artistica…);
il nome del curatore seguirà il titolo e sarà in tondo (La cultura artistica, a cura di M. Bianchi);
la città e l’anno di edizione (sarà omesso l’editore) devono essere indicati nelle forme del frontespizio, seguiti dalle pagine a cui si fa riferimento (La cultura artistica, catalogo della mostra a cura di M. Bianchi, Milano 2001, pp. 156-165.).
Tra le varie parti della citazione va usata la virgola, con esclusione di luogo e data di edizione;
il trattino va usato soltanto per unire i nomi di più autori e gli anni di edizione (La cultura artistica, catalogo della mostra a cura di M. Bianchi-T. Caio, Milano 2001).
Se l’opera è in più volumi, il volume va citato in cifra romana dopo il titolo, seguito dal luogo e anno di edizione dello specifico volume;
nomi di collane e numero di corda vanno inseriti in tondo dopo il titolo, separati da una virgola e inseriti tra virgolette (es. La cultura artistica, “collana di studi diretta da M. Bianchi”).
Nelle citazioni successive alla prima va indicato solo il nome e il cognome dell’autore, seguito dalla virgola, da una parte abbreviata del titolo e dall’indicazione del solo anno di edizione e dalla pagina (es. M. Bianchi, La cultura…, 2000, p. 28).
Non abbreviare:
– nomi di mesi nelle date dei periodici
– i termini: a cura di, appendice, atti di convegno, catalogo di mostra, parte, per esempio, si veda, secolo/i
Nei rimandi di pagina (o di foglio) con numeri abbinati non abbreviare il secondo numero (quindi si scriva ad esempio: pp. 101-108, ff. 1005-1040), come pure per indicare periodi di tempo pluriennali (esempio: 1750-1789, 1900-1905).
Rimandi in nota:
– Idem/Eadem: in riferimento ad un autore di opera (in nota) citato in immediata precedenza
– ibidem: in riferimento ad un’opera appena citata, con stesso numero di pagina
– supra, oltre: in riferimento ad altre note di ciascun contributo, in relazione alla posizione del rinvio nel testo (es.: cfr. supra, nota 15; oltre, nota 35)
– infra: in riferimento a testi presenti all’interno dello stesso volume
Citazioni nel testo
I passi riportati da altre opere a stampa o da manoscritti vanno inseriti in tondo tra virgolette doppie acute o caporali (« »);
Le testate di giornali, riviste, miscellanee, raccolte di Atti e in genere periodici di ogni tipo vanno tra virgolette apici doppi (“ ”).
All’interno delle citazioni, le omissioni vanno segnalate con tre puntini entro parentesi quadra […]; le integrazioni dell’editore entro < >; le lettere illeggibili e/o non integrabili, se fino a tre, saranno rese con asterischi in serie, se più di tre entro parentesi quadra [***]; in caso di trascrizione, infine, le abbreviazioni certe vanno sciolte, mentre sarà bene inserire le dubbie entro parentesi tonda ( ).
Per i riferimenti archivistici anziché l’uso di “carta” si preferisce uniformare con l’uso di “foglio”.
Archivi e biblioteche vanno citati con le sigle con le quali sono generalmente noti (ad es. ASTo = Archivio di Stato di Torino, ASDPa = Archivio Storico Diocesano di Palermo, BCRS = Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, BCPa = Biblioteca Comunale di Palermo, ecc.); il fondo in corsivo seguito dagli altri dati relativi alla segnatura.
Si chiede all’autore di allegare la legenda delle proprie abbreviazioni relative ad archivi e biblioteche, come pure ai fondi archivistici o altro, inserite nelle note.
Abbreviazioni
L’abbreviazione AA.VV. non va usata; va segnalato, se esistente, il nome del curatore o il solo titolo del volume.
Il termine “nota” non deve essere abbreviato.
Per uniformità, si raccomanda di usare le seguenti abbreviazioni:
anno a.
anonimo an.
articoli artt.
articolo art.
busta b.
buste bb.
capitoli capp.
capitolo cap.
capoverso cpv.
citata, -o cit.
citate, -i citt.
citazione citaz.
codice cod.
codici codd.
colonna col.
colonne coll.
confronta cfr.
documento doc.
documenti docc.
eccetera etc.
edizione ed.
edizioni edd.
esempio es.
foglio f.
fogli ff.
fascicolo fasc.
fascicoli fascc.
fuori testo f.t.
manoscritti mss.
manoscritto ms.
nuova serie n.s.
nota dell’autore N.d.A.
nota del redattore N.d.R.
nota del traduttore N.d.T.
numero n.
numeri nn.
pagina p.
pagine pp.
paragrafo §
protocollo prot.
recto (di foglio) r
registro reg.
registri regg.
ristampa anast. ris. an.
rubrica rub.
serie s.
scatola sc.
scatole scc.
seguente sg.
seguenti sgg.
senza anno s.a.
senza data s.d.
senza editore s.e.
senza luogo s.l.
senza titolo s. tit.
serie s.
sezione sez.
sezioni sezz.
tomo t.
tomi tt.
tavola tav.
tavole tavv.
traduzione trad.
traduzioni tradd.
verso (di foglio) v
volume vol.
volumi voll.
Modalità per la consegna del materiale
– i file dovranno avere estensione .doc o .docx;
– le immagini non dovranno essere inserite all’interno del file con il testo, ma inviate separatamente (un file per ogni immagine);
– non è possibile inviare più di 20 immagini per articolo;
– si raccomanda che le dimensioni dei file immagine siano sufficienti in rapporto al formato del testo da pubblicare e che la risoluzione sia almeno di 300 dpi;
– è preferibile non usare programmi di compressione dati;
– il materiale fotografico, sia digitale che su carta o pellicola dovrà essere accompagnato da riferimenti chiari nel testo, in modo da facilitare il lavoro in fase di impaginazione e dovrà essere libero da diritti.
– se i file sono troppo pesanti per l’invio come allegato alla mail, possono essere inviati con servizi di trasferimento file come WeTransfer.
Grazie per la collaborazione